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Biblioteca Civica di Biella

Atlas geographicus portatilis

Questo piccolo atlante, un vero gioiello tipografico, è opera degli incisori Tobias Lobeck e Tobias Conrad Lotter (1717–1777). Il primo fu attivo ad Augusta, Vienna e Colonia tra 1730 e 1763, il secondo visse e lavorò ad Augusta e iniziò la sua carriera come incisore da Matthäus Seutter il Vecchio (uno dei più prolifici editori del suo tempo onorato dall'imperatore Carlo VI con il titolo di "Geografo imperiale") e ne sposò la figlia. Dopo la morte di Seutter il Vecchio e di suo figlio Carl Albrecht, lo studio fu diviso tra la nota impresa di Johann Probst il Vecchio, incisore a bulino, editore e mercante di stampe tedesco, e la società emergente di Tobias Conrad Lotter, che divenne uno dei più importanti cartografi ed editori di mappe tedesche del suo tempo; stampò atlanti, singole mappe e produsse anche globi. Una delle sue opere più famose è l’ Atlas Minor, pubblicato intorno al 1740.

 

L’ Atlas geographicus portatilis, successivo al 1750, è un atlante tascabile del mondo, interamente inciso, nato con l'intento di insegnare ai giovani le basi della geografia. Rimase in uso per molti anni, con le carte geografiche ristampate e alcune nuove aggiunte, ma il frontespizio continuò a riportare l'indicazione XXIX mappis. Fu probabilmente la complessità del frontespizio in cornice architettonica, inciso da Tobias Lobeck su disegno del noto illustratore Gottfried Eichler il giovane (1715-1770), a portare l’editore a utilizzarlo anche per le edizioni successive alla prima. È nota anche un’edizione che comprendeva due distinte parti: la prima con le tavole geografiche (sempre incise da Lotter su disegno di Tobias Lobeck) e la seconda contenente il testo (in tedesco) con l’elenco delle principali località per ciascuno Stato. La Civica conserva un volume oblungo contenente le sole tavole che in totale sono 37, ma l’indice in calce fa riferimento a 29 aree geografiche perché alcune sono da intendersi in più parti. La pubblicazione ebbe grande successo soprattutto nei territori tedeschi, dove nel corso del Settecento si ebbe un grande interesse nei confronti della cartografia. Questa tipologia di atlanti tascabili ebbe tirature limitate dal successo ottenuto dai corrispettivi già pubblicati in grande formato, e soprattutto, data la natura di strumento d’uso, andò incontro a diffusa usura nel tempo quindi se ne sono conservate uno scarso numero di copie.

 

L'edizione inizia con il mondo intero per poi concentrarsi principalmente sull'Europa. L’antiporta rococò, su disegno di Gottfried Eichler il giovane, raffigura il Monte Parnaso, miticamente associato ad Apollo e al suo tempio circondato dalle nove Muse. Ai piedi della montagna, si vedono studiosi effettuare misurazioni geografiche con un obelisco sullo sfondo che appare come uno gnomone, a simboleggiare l'accuratezza astronomica delle loro misurazioni. Tutte le carte geografiche sono acquerellate a mano.

 

L’esemplare è giunto alla Civica in dono da Valentino Bellia, nipote di Bernardo, fondatore del Maglieficio Bernardo Bellia e Figlio che aveva sede a Pettinengo. Valentino guidò l’azienda dagli anni Trenta al Dopoguerra e ideò il marchio Liabel, fondando la Liabel S.p.A. a favore della produzione per il consumo retail. La legatura in pelle è decorata da impressioni a secco e cornici in oro. Il bellissimo frontespizio di quest’opera fu scelto dagli Amici della Biblioteca quale icona rappresentativa della prima edizione dell’iniziativa Un Libro da adottare e il restauro fu finanziato da una privata in memoria di suo nonno, Oreste Arlando.

 

Anna Bosazza