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Biblioteca del Museo del Territorio Biellese

Hore beate Marie Virginis secundum vsum Parisiensen

Questo “Libro d’ore” in pergamena miniata è di incerta datazione. Il 1526, data presunta di stampa si ricava al recto della terza carta del fascicolo A, in cui è presente il calendario della Pasqua. I “libri d’ore” o “libri delle ore” sono manoscritti devozionali cristiani, generalmente in latino, diffusi dalla metà del XIII fino al XV secolo, spesso donati alle donne. Rappresentano una forma ridotta del breviario destinata ai laici desiderosi di inserire elementi della quotidianità monastica nella propria vita devozionale. Contengono di norma elementi tipici come preghiere e salmi, ma anche alcune particolarità spesso uniche, perché realizzati su committenza.

 

Questa edizione, conforme alla liturgia “à l’usage de Paris” (ogni libro d'ore applica uno schema riconducibile al rito liturgico della città di provenienza o più comunemente all'uso liturgico di Roma e per i libri francesi Parigi), comprende, oltre agli elementi essenziali come il Calendario delle feste ecclesiastiche, l’Ufficio della Beata Vergine, i sette Salmi penitenziali, le Litanie, i Suffragi dei Santi, l’Ufficio dei defunti e le Ore della Croce e preghiere a santi di culto locale. Il calendario contiene nomi di santi venerati a Parigi e in Francia e sono presenti alcuni testi in francese. Il testo è stampato in carattere gotico, su una colonna bordata di decorazioni e testi, miniato in oro, rosso e azzurro nei capilettera e nelle illustrazioni. Sono presenti 16 tavole a tutta pagina con i due cicli figurativi principali dei libri d’ore: il ciclo mariano e il ciclo della Passione di Cristo, dove possiamo individuare l’Annunciazione, la Natività, l’Annuncio ai pastori, l’Adorazione dei Magi, la Fuga in Egitto e la Crocifissione. Nelle 20 vignette sono raffigurati i santi rappresentati nell’atto di compiere un miracolo o nel momento del martirio. Le decorazioni marginali non seguono un preciso ordine: si alternano decorazioni relative alla vita quotidiana, alla natura e a figure allegoriche, creature angeliche e diaboliche. Fu stampato a Parigi nella bottega dei tipografi, librai ed editori Gillet e Germain Hardouin, la più famosa e con la maggior produzione di libri d’ore a stampa tra il 1520 e il 1530. La stamperia dei fratelli Hardouin, contrariamente alle altre attività del settore, era in grado di produrre tutti i cicli produttivi di un libro d’ore, dalla stampa alle decorazioni, poiché i due fratelli oltre che tipografi erano iscritti alla gilda dei Miniatori.

 

Il prezioso volume è giunto alla Biblioteca Civica di Biella in seguito al legato dell’avvocato e professor Giuseppe Cridis (1766-1838) che comprende, oltre a 84 cinquecentine, circa 4500 volumi per la maggior parte antichi. L’emissione in pergamena presenta illustrazioni miniate e dorate ed è di piccolo formato. La legatura, di epoca successiva, è in piena pelle e presenta sui piatti un medaglione ovale decorato in oro. Il volume è in buone condizioni dopo il restauro del 2001 realizzato con il contributo dell’ Associazione Amici della Biblioteca in occasione dell’iniziativa Un libro da adottare.

 

Valeria Ceffa