Considerato un oggetto di culto non solo dai bibliofili ma anche da coloro che amano il design italiano in tutte le sue declinazioni, I prelibri di Bruno Munari è un interessante esperimento non solo di design ma anche di didattica.
I prelibri sono una serie di 12 piccoli libri (10 x 10 cm circa) realizzati in svariati materiali (carta, cartoncino, cartone, legno, panno, panno spugna, friselina, plastica trasparente), alcuni contenenti piccoli oggetti (bottoni, piume, etc.) pensati per i bambini che non hanno ancora imparato a leggere e scrivere.
L'autore stesso, all’interno del cofanetto, illustra efficacemente il suo libro-gioco: «A: Che cos'è un libro? B: Un oggetto fatto di fogli, tenuti assieme da una rilegatura. [...] A: Ma a che cosa serve un libro? B: A comunicare il sapere, o il piacere, comunque ad aumentare la conoscenza del mondo. A: Quindi, se ho ben capito, serve a vivere meglio. B: Spesso sì. [...] A: Allora sarebbe utile che anche i bambini di tre anni cominciassero a familiarizzarsi con il libro come oggetto, a conoscerlo, come strumento di cultura o di gioco poetico, ad assimilare quella conoscenza che facilita l'esistenza. B: La conoscenza è sempre una sorpresa, se uno vede quello che già sa, non c'è sorpresa. Bisognerebbe fare dei piccoli libri tutti diversi tra loro ma tutti libri, ognuno con dentro una sorpresa diversa, adatta a bambini che non sanno ancora leggere. A: Posso averne uno anch'io? B: Ne avrai una intera biblioteca, piccoli libri di tanti materiali diversi, di tante materie diverse: un libro di ottica, un libro di avventure tattili, un libro di geometria dinamica, uno di ginnastica, uno storico culturale, uno di filosofia, un romanzo d’amore, un libro pieno di tutti i colori, un libro trasparente, un libro morbido, un libro di fantascienza…».
Bruno Munari (Milano: 1907-1998) oltre a essere stato uno dei più grandi designer del Novecento, realizzando decine di oggetti iconici (fu vincitore tra l’altro per ben tre volte del premio Compasso d’oro) è stato anche grafico e scrittore con particolare attenzione al mondo dell’infanzia. Idea svariati laboratori didattici come i celebri Giocare con l’arte presso la Pinacoteca di Brera e opere e giochi come la scimmietta Zizi, la Tavola Tattile, il Libroletto. L’approccio con l’infanzia per l’autore deve essere stimolante e creativo in modo che si inneschi nel bambino voglia di conoscenza e si sviluppi un pensiero critico. I prelibri infatti grazie alla varietà di forme e immagini stimolano la curiosità, le emozioni, le percezioni.
L’esemplare in possesso della Biblioteca è una prima edizione del 1980, edita da Danese (Milano). Danese, storica azienda del design italiano, fondata nel 1957 da Bruno Danese con la moglie Jacqueline Vodoz, ha sempre cercato di coniugare le esigenze dell’industria con il design creando oggetti innovativi. Ed è proprio stata Danese a pubblicare l’opera di Munari oltre a realizzare oggetti di design. I 12 prelibri sono contenuti in una cartella editoriale con contenitori interni in plastica racchiusa in una custodia/legatura in cartone sulla quale sono presenti 6 fotografie in copertina e 6 fotografie sul retro raffiguranti bambini alle prese con l’utilizzo dei singoli prelibri. Al risguardo il testo di descrizione di Munari in italiano, inglese, francese e tedesco. I singoli prelibri in formato 9,7 x 9,7 cm possono essere letti capovolti e partendo dal retro. Sono tutti numerati e di colori, materiali e rilegature diverse: ad esempio il n.9 è costituito da tre tavolette di legno chiaro legate da un cordino e recanti ognuna delle linee incise mentre il n.8 è di panno fucsia con un bottone al centro.
Oltre all’esemplare in questione sono in possesso della sezione ragazzi altre copie di altre edizioni, proprio perché ancora oggi sono uno strumento indispensabile durante le numerose visite guidate, laboratori didattici o eventi studiati per i piccoli utenti confermando che la visione che sta dietro alla loro realizzazione è più che mai attuale.
François Dellarole