Il 17 settembre del 1871 veniva inaugurato il Traforo del Fréjus, la prima galleria ferroviaria transalpina. Il progetto venne approvato nel 1857 dal Parlamento Subalpino, il 15 agosto il re Vittorio Emanuele II promulgò la legge che autorizzava la realizzazione del traforo. I lavori di scavo iniziarono il 31 agosto con una solenne cerimonia presso l’imbocco del versante francese a Modane. Il 25 dicembre del 1870 venne completato lo scavo con l’abbattimento del diaframma che divideva l’Italia dalla Francia.
L’ Album historique raccoglie alcune copie delle fotografie della costruzione del traforo del Fréjus realizzate dal fotografo torinese Alberto Luigi Vialardi (1833-1912), scattate negli ultimi anni di lavoro nel cantiere e pubblicate nel 1868 in contemporanea a Parigi, Torino e Londra. Fra le interessanti immagini alcune vedute di Bardonecchia di metà XX secolo, i cantieri sul versante francese, le entrate del tunnel dal versante francese e italiano, varie fasi del cantiere, i macchinari sperimentali per la perforazione ad aria compressa.
L’ Album historique raccoglie alcune copie delle fotografie della costruzione del traforo del Fréjus realizzate dal fotografo torinese Alberto Luigi Vialardi (1833-1912), scattate negli ultimi anni di lavoro nel cantiere e pubblicate nel 1868 in contemporanea a Parigi, Torino e Londra. Fra le interessanti immagini alcune vedute di Bardonecchia di metà XX secolo, i cantieri sul versante francese, le entrate del tunnel dal versante francese e italiano, varie fasi del cantiere, i macchinari sperimentali per la perforazione ad aria compressa.
Si ritiene che la raccolta fotografica venne pubblicata solo in un esiguo numero di copie, in Italia si conoscono l’esemplare della Biblioteca Civica di Biella, che rientra tra le donazioni di Corradino Sella del 1909, la copia del Museo Nazionale della Montagna del CAI di Torino, la copia della Biblioteca dell'Accademia Nazionale di San Luca a Roma e poche altre appartenenti a privati.
L’album fotografico, rilegato in tela flessibile marrone decorata a secco con titoli in oro, comprende pagine di testo a stampa in lingua francese, una serie di 9 fototipi monocromo all’albumina virata all’oro 15,7 x 19,8 cm. applicati su cartoncino verde 27,7 x 36 cm, e una carta del profilo longitudinale dello scavo in scala 1 a 68115.
Tra la metà dell’Ottocento e gli inizi del Novecento in occasione della costruzione di ferrovie era abitudine riprodurre, su iniziativa delle ditte di costruzione e dalle società ferroviarie, una documentazione fotografica dei cantieri, dei lavori, delle principali fasi di realizzazione, delle trasformazioni del paesaggio.
Incaricati erano prestigiosi fotografi e studi fotografici che realizzavano degli album portfolio delle vicende ferroviarie nazionali; tra di essi Luigi Vialardi noto anche per aver realizzato la prima fotografia del Monviso tra il 30 luglio e il 5 agosto 1863, nello stesso periodo in cui Quintino Sella compì la prima salita italiana (il 12 agosto). Dell’impresa in alta quota e del lungo giro escursionistico di Vialardi rimangono una serie di lastre al collodio e alcune stampe fotografiche inserite in un album contenente fotografie di autori e soggetti vari appartenuto a Quintino Sella e poi donato alla biblioteca.
Attestato dell’importante testimonianza fotografica si trova sul «Bullettino trimestrale del Club alpino Italiano anno 1867 aprile» nel quale viene presentato l’album La photographie au percement des Alpes come “un elegante Album relativo alla colossale intrapresa del traforo delle Alpi. L’autore, per illustrare le sue stupende vedute tecnico-artistiche si è fatto scrittore, e dai seguenti brani che noi riproduciamo dal suo lavoro si può farsi idea di quale concetto sia stato informato il sentimento dell’artista e di quanto interesse storico e tecnico sia tal pubblicazione”.
Valeria Ceffa