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Biblioteca Cittadellarte Fondazione Pistoletto - Biella

Museo Artistico Industriale di Roma - Esposizione del 1886

Raro esemplare di un atlante fotografico in quarto oblungo, contenente 43 tavole su cui sono riprodotte altrettante fotografie scattate in occasione di una mostra “retrospettiva e contemporanea d’industrie artistiche” tenutasi presso il Museo Artistico Industriale di Roma nel 1886.
L’album, con copertina cartonata e bordi telati, risulta inventariato in Biblioteca nel maggio 1938, quando è registrato con la dicitura «già in Biblioteca»; maggiori informazioni si possono ricavare dalla prima pagina, in cui compare scritto a mano il titolo ( Atlante fotografico. Relazione del Comitato Esecutivo), e dal contropiatto anteriore, da cui si ricava il precedente proprietario dell’album (la Scuola Professionale di Biella) e il fatto che fosse stato donato dal «Ministero A.I.C.» (ovvero il Ministero dell’Agricoltura, Industria e Commercio).
Le fotografie sono state eseguite dallo studio "Fotografia Reale Montabone G. Borelli” di Roma, successore dell’attività del fotografo Luigi Montabone (pioniere della fotografia in Italia, ricordato soprattutto per il suo album Ricordi del viaggio in Persia della missione italiana del 1862). Immagini di armi, oggetti in metallo, armature, statue, vasellame e tanto altro permettono un breve viaggio nella storia dell’industria italiana dall’antichità ai tempi moderni.

 

Il M.A.I. nacque nel 1874 come raccolta di manufatti di vari materiali (ceramica, metallo, gesso, stoffa…) antichi e moderni, per iniziativa di alcuni privati, in particolare il principe Baldassarre Odescalchi e l’orafo Augusto Castellani, con la speranza di spronare la piccola industria e l’artigianato romani. Inaugurato nell’ex-convento di San Lorenzo in Lucina, e presto trasferitosi nelle soffitte dell’ex-convento di Sant’Ignazio presso il Collegio Romano, si interessò anche di educazione artistica, con proficue collaborazioni con le scuole e l’istituzione di tre corsi d’arte (applicazione dello smalto ai metalli, modellazione in cera e pittura decorativa). Da allora il Museo assunse un ruolo molto importante tra le scuole di formazione di artigiani specializzati. L’ultima sede fu il “Galilei”, il più antico istituto tecnico industriale di Roma, dove si realizzò quel lento declino che portò nel secondo dopoguerra alla dispersione delle collezioni e alla diminuzione progressiva dei corsi.
Gli allievi che uscivano dalle officine del M.A.I. partecipavano ad esposizioni nazionali e internazionali, ottenendo spesso diplomi e riconoscimenti, e il Museo organizzava esposizioni temporanee dedicate alle arti applicate e industriali. In particolare fu con Raffaele Erculei, posto a capo del M.A.I. dal 1884, che si diede impulso alla pratica delle mostre, sia delle collezioni dei pezzi che dei lavori degli allievi; antichità romane, intagli, intarsi, oggetti in vetro, in metallo, in ceramica, fotografie permisero al vasto pubblico di apprezzare l’evoluzione degli stili artistici dall’antichità alla contemporaneità. Fu in questo clima che venne inaugurata la mostra oggetto dell’album posseduto dalla Biblioteca Civica di Biella, inaugurata il 7 febbraio 1886 e terminata il 31 marzo; l’esposizione di oggetti artistici di metallo fu visitata da oltre 40000 persone e godette del patrocinio del re Umberto I, oltre che del Ministro dell’Agricoltura, Industria e Commercio Bernardino Grimaldi.

 

Istruzione tecnico-professionale, partecipazione ad esposizioni, l’elevata qualità della didattica e dei lavori degli alunni costituiscono un trait d’union tra questo album fotografico e la Scuola Professionale di Biella.

 

Irene Fulcheri