Questo volume, in lingua francese e pubblicato a Parigi nel 1809, è il primo di una serie di quattro interessanti opere dello spagnolo Felix de Azara (1746-1821). Lo scritto, rilegato in pelle scura con pregevoli decorazioni floreali dorate, fa parte del lascito che Giacomo Calleri Damonte (1929-2008), bibliofilo e studioso di storia locale, fece alla Biblioteca Civica della sua importante biblioteca appartenuta ai fratelli Carlo Giuseppe e Francesco Ferraris, entrambe speziali, ovvero farmacisti, vissuti fra il Settecento e l’Ottocento, ed ereditata dalla sua famiglia. Sul verso della carta di guardia anteriore è visibile l’ex libris «Biblioteca Damonte Calleri - Graglia Fondo C. e F. Ferraris» e lo stemma della famiglia Calleri, mentre una nota manoscritta sull’occhietto («Americana, 4 voll, con atlante, opera rarissima...») sottolinea il valore della pubblicazione presente sul catalogo nazionale SBN solamente in altre tre biblioteche.
L’autore ebbe certamente una vita avventurosa che lo portò a viaggiare oltreoceano. Dopo aver iniziato un percorso di studi umanistici, intraprese la carriera militare studiando ingegneria militare all’Accademia di Barcellona. In Algeria, nel 1775, venne ferito gravemente da un proiettile che lo costrinse ad una lunga convalescenza durata ben cinque anni. Dopo essersi ripreso, ricoprì importanti incarichi militari: fu comandante di un presidio a San Sebastian, consigliere per l’ambasciata spagnola in Portogallo e fece parte di una commissione mista con il difficile compito, dati i non facili rapporti con i membri portoghesi, di stabilire con precisione i confini coloniali in Sudamerica fra le due nazioni.
De Azara, tuttavia, fu anche un naturalista, un valente geografo, e fece ricerche antropologiche in America del Sud, annotando con molta cura di particolari quanto osservato nel corso della sua lunga permanenza in quelle terre remote. In particolare, fece una descrizione geografica, politica e civile del Paraguay e della costa de La Plata che ebbe modo di visitare dal 1781 al 1801, delineando, nel contempo, la storia naturale dei luoghi e dei loro abitanti. Secondo alcuni studiosi, è considerato un precursore delle teorie evoluzionistiche di Darwin.
Questa serie di pubblicazioni sono collegate al testo Voyages dans l'Amérique Méridionale..., anch’esso scritto da De Azura, coevo degli altri volumi. L’opera raccoglie una serie di raffinate calcografie che riproducono delle carte geografiche del Sudamerica, alcune planimetrie delle città di Asuncion e Buenos Aires, del porto di Montevideo e Maldonado e di altri luoghi, nonché un certo numero di curiose immagini di animali e uccelli, come la Tamadua nera, il topo spinoso, l’Agouarachay o il Nandù.
Questa serie di pubblicazioni sono collegate al testo Voyages dans l'Amérique Méridionale..., anch’esso scritto da De Azura, coevo degli altri volumi. L’opera raccoglie una serie di raffinate calcografie che riproducono delle carte geografiche del Sudamerica, alcune planimetrie delle città di Asuncion e Buenos Aires, del porto di Montevideo e Maldonado e di altri luoghi, nonché un certo numero di curiose immagini di animali e uccelli, come la Tamadua nera, il topo spinoso, l’Agouarachay o il Nandù.
Maurizio Pavarin