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18
gennaio
Sorgenti del burro di Andrea Taglier e Manuele Cecconello
Presentazione libraria, Biblioteca Civica di Biella, Giovedì 18 gennaio ore 18.00
Giovedì 18 gennaio ore 18.00 presso la Biblioteca Civica nell’ambito del ciclo "Incontri con l’autore" ci sarà la presentazione del libro fotografico Sorgenti del burro di Manuele Cecconello e Andrea Taglier (Biella, ed. Botalla).
Interverranno, oltre agli autori: Paola Rondolotto, allevatrice e casara, già referente dei produttori del presidio SlowFood “Burro a latte crudo dell'alto Elvo”; (https://www.fondazioneslowfood.com/it/presidi-slow-food/burro-a-latte-crudo-dellalto-elvo/) Michele Corti, ruralista, docente di Zootecnia di montagna a Milano; Corrado Martiner Testa, autore di guide escursionistiche e ambientali. Modererà la serata: Irene Finiguerra, gallerista e storica dell’arte, responsabile di BiBox Art Space a Biella Piazzo.
Il libro
“Sorgenti del burro” è un lavoro a quattro mani di due artisti biellesi: Andrea Taglier con le sue fotografie e Manuele Cecconello con un film che prosegue il suo rigoroso percorso artistico che lo ha condotto alla realizzazione di numerosi documentari riconosciuti a livello internazionale. Il tema affrontato da Taglier e Cecconello è quello della montagna biellese, che è anche in modo paradigmatico la storia di un ambiente alpino dove il rapporto fra natura e tradizione cerca con tenacia di trovare soluzioni di continuità e resistenza. Le fotografie di Andrea Taglier e il film di Manuele Cecconello sono un insieme di poesia e saggezza. Non c'è retorica nel loro atteggiamento e nei loro sguardi; forse solo la melanconica consapevolezza che Renata e Tiziana, le due donne dell'alpeggio Muanda protagoniste della storia, sono a loro modo eroiche nel saper mantenere abitudini di civiltà antiche e scelte di vita faticose. Le “Sorgenti del burro” diventano - nel lavoro di Taglier e Cecconello - un andare alle radici della produzione, verso quel latte che nasce ancora prima da una miscela di aria fresca, di cieli tersi, dalla luce della montagna, dall'acqua che scorre e dall'erba dei pascoli unita al lavoro costante e quotidiano delle due donne: una sapienza di saperi, di gesti, di utensili e di attese che sanno condividere con i loro animali, in un mondo fatto di poche parole, di silenzi interrotti dal fruscio del vento fra i cespugli, dal suono dei campanacci, dai muggiti. “Sorgenti di burro” è un progetto articolato dove, insieme alle fotografie e al film, è stato pubblicato dall’editore Botalla un libro di grande formato che raduna l’esperienza dei due autori all’alpe Muanda. (testi:Bibox artspace)
Gli autori
Andrea Taglier
Da sempre appassionato di natura, viaggi ed esplorazione, Andrea Taglier si è formato da autodidatta prediligendo corsi intensivi sul campo sia in Italia che all’estero. Ha curato la parte iconografica della ricerca sull’emigrazione condotta dall’Ecomuseo valle Elvo e serra (Biella) che ha visto la pubblicazione di alcuni volumi e la produzione di un documentario. Nel 1998 vince il primo premio al concorso nazionale Montagna indetto dal Comune di Biella e nelle edizione successive è presente tra i finalisti. Successivamente si dedica in particolar modo alla fotografia di ritratto antropologico ambientato, di paesaggio e viaggio. Nel 2003 entra nel mondo professionale con la creazione della società l’Altro Occhio, che opera nel settore della comunicazione visiva sia a livello fotografico che video. Collabora con enti, associazioni e agenzie fotografiche online. Nel 2010 il progetto “Sentire l’aria” prende corpo nella sua prima pubblicazione fotografica. Al suo attivo conta diverse esposizioni collettive e una mostra personale dedicata al progetto “Sentire l’aria” presso lo Spazio Cultura della Fondazione CRB di Biella.
Manuele Cecconello
Manuele Cecconello (1969) inizia a fotografare a 13 anni nello studio del padre pittore. Ricercatore solitario e intransigente, viene presto a contatto con il cinema d’autore e d’avanguardia che lo instraderà verso studi umanistici, la poesia, la musica contemporanea. Si esercita con le pellicole, il super 8, la camera oscura, auto costruisce strumenti di ripresa e di visione. Si dedica al cinema e al video fin dalla fine degli anni Ottanta, scoprendo come è fatta l’immagine in movimento attraverso la realizzazione di un centinaio di film sperimentali. Nei primi anni Duemila ibrida cinema del reale e ricerca espressiva, producendo e dirigendo con la sua società Prospettiva Nevskij vari documentari a carattere storico, lirico e antropologico che gli valgono numerosi riconoscimenti internazionali. Continua a condurre parallelamente progetti didattici, fotografici e cinematografici, di recente convergenza sulle piattaforme digitali della comunicazione.