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Biblioteca dell'istituto d'istruzione superiore "Eugenio Bona"

Il demone a Beslan : romanzo

Tarabbia, Andrea

2021

Abstract

Marat Bazarev è quello che è sopravvissuto e sopravviverà. È l'uomo che, con i suoi compagni, una mattina di sole di settembre è entrato nella scuola numero 1 di Beslan. E lì ha dato inizio alla fine. 334 morti, di cui oltre la metà bambini: questo il bilancio dei tre giorni di sequestro in cui più di mille persone sono state tenute in ostaggio da un commando di separatisti ceceni. [...]
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  • Alessandro Corduas

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    28/04/2021
      

    Scuola n°1 di Beslan, Ossetia del nord, Caucaso. Settembre 2004

    Un libro decisamente crudo, scritto in maniera magistrale da un autore che non conoscevo e che merita tutti i miei complimenti. Ripercorre, in forma romanzesca, le vicende tristissime dell'attacco alla scuola n° 1 di Beslan nel giorno di inaugurazione dei corsi , della presa in ostaggio delle oltre mille persone presenti, dello scontro tra separatisti ceceni e forze militari russe e del tragico bilancio finale dell'operazione. Ma il vero argomento del romanzo, al di là dei fatti che racconta, è una denuncia feroce della situazione politica esistente nel Caucaso a seguito della dissoluzione dell'Unione Sovietica (1991) e del tentativo di alcune repubbliche di ottenere l'indipendenza, dove per un decennio ha imperversato la repressione sistematica condotta dalle forze speciali russe nei confronti della popolazione civile. Due guerre condotte per contrastare la legittima aspirazione delle repubbliche caucasiche all'autodeterminazione. Sappiamo come è finita: dopo una terrificante campagna militare la "Faina" (così il personaggio centrale del romanzo chiama Putin) ha ottenuto nel 2009 -attraverso uomini di paglia- un ferreo controllo del territorio. Viene in mente la frase di Tacito, "Hanno fatto un deserto e l'hanno chiamata pace". Ma non lasciatevi ingannare dalla vicenda politica, il romanzo si legge tutto d'un fiato, è pieno di tensione, di umanità e di tristezza.
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